Ieri era il mio compleanno. Ho compiuto circa40anni, ovvero
39. E' stato un giorno un po' particolare, da un lato allietato dai tanti
messaggi di auguri di amici vicini e lontani e di conoscenti, e mi ha fatto un
immenso piacere sapere di essere ancora nei pensieri e nei ricordi di alcune
persone. Dall’altro lato, però, la giornata è stata ancora scandita dalle
notizie delle nuove scosse di assestamento dopo il forte terremoto di domenica
notte. Continuo a sentirmi come 'in barca', oscillante, scombussolata, e un po' ancora
intontita dalla scarica di adrenalina dell'altra notte - avete presente
l'effetto-endorfina che ne segue? Ecco, io mi sento così. Come se le cose mi
turbassero poco. in fondo questi episodi- quando fortunatamente non subiamo
danni se non minimi - ci rammentano che siamo pur sempre 'abitanti' e non’dominatori'
di questo pianeta, e che se le girano le palle, la natura ci fa abbassare
immediatamente la cresta. Inoltre rimette a posto un po' di priorità: l'altra
notte, in fondo, cosa abbiamo portato fuori con noi? Solo il mio gattone
impaurito. E il cellulare per chiamare casa. carte di credito, vestiti, borse,
scarpe, rimasti in casa. Peccato per i souvenir di Cuba rotti, peccato per la
mia lanterna preferita andata in pezzi, peccato per il parquet scheggiato e il
giocattolo d'infanzia di mio papà danneggiato: si riparerà. L’importante è che
la mia casa ci sia, così come quella dei miei, e che i miei genitori e il mio
gatto stiano bene, e che io e il mio uomo fossimo insieme. Quindi anche il mio
compleanno, che solitamente vivo un po' male, della serie 'un altro anno sul
groppone' è passato senza i soliti mugugni o bilanci negativi. Ho pensato,
anzi, che ho ANCORA trentanove anni e per un INTERO anno io e il mio lui saremo
entrambi nella fascia dei 30 - e questo mi fa sentire meno agée! Sto pian piano
recuperando quella stralunata personalità fatalista -misto incosciente che mi
caratterizzava fino a un po' di tempo fa. quella che mi fa stare con un uomo
molto più giovane di me, che mi fa mangiare i gamberi a cui sono intollerante
rimediando con dosi massicce di antistaminici, che mi persuade che l'aspirina
col mojito faccia + effetto e mi fa curare il mal di gola col gin lemon, che mi
fa attaccare bottone con chiunque abbia un quadrupede peloso e non e accarezzare
un pitbull che mi ricambia scodinzolante, che mi fa parlare con le mie piantine
e commuovermi se un cactus fiorisce, che mi fa continuare a sperare
nell'amicizia e nella lealtà nonostante tutti i nonostante e che mi fa comprare
3 paia di pantaloni uguali per pura distrazione, che mi fa continuamente
dimenticare dove ho lasciato il cellulare, estraniarmi quando il mio uomo mi
parla di motori, e dimenticare i particolari dei pettegolezzi. Ho imparato ad
accettare la mia incostanza ed eccessiva sensibilità senza troppa frustrazione,
accetterò anche qualche ruga in più. In fondo, capire di non essere
'eccezionali' in senso lato, ma esserlo per qualcuno a cui tieni davvero,
è l'insegnamento più bello dei miei novelli 39 (circa40) anni.
il mio blog sul mondo dei nati tra la metà degli anni 60 e la fine degli anni 70... riflessioni, consigli, analisi di una generazione un po' a metà.
mercoledì 23 maggio 2012
lunedì 14 maggio 2012
la piccola chimica ovvero: esperimenti sentimentali
Tempo addietro, da single pluriennale ormai disillusa, e
anche un tantino cinica, ho trascorso un periodo in cui vivevo le mie storie
con spirito sociologico. Con approccio empirico, cioè, sperimentavo via via le
reazioni che miei determinati comportamenti sortivano. E posso dire con certezza quasi matematica che a certe cause sono collegati certi effetti,
non si scappa. Il bello è che sono esperimenti transgender, nel senso che molti
valgono per entrambi i sessi. Ad esempio, la vecchia cara regola del farsi
desiderare funziona per gli uomini come per le donne. Detestabile quanto
volete, ma così è. In molti casi il
livello di attaccamento dell’altro è direttamente proporzionale alla vostra
stronzaggine. Come corollario potrei
aggiungere che se per un periodo frequentate – senza andare oltre – due uomini (capita,
capita, inutile fare quella faccia), un po' indecise, e mettete l’uno al corrente dell’altro (apparentemente
introducendo un elemento di caos), automaticamente scatterà la Competizione. Credetemi,
i due novelli gladiatori si sfideranno a distanza e per un certo periodo
godrete di attenzioni inaspettate, comprensione e pazienza infinite, e avrete la tentazione di far protrarre
questo singolar tenzone all’infinito… ma puntualmente arriva chi? Il Terzo
Incomodo o ingrediente – la soluzione perde la stabilità - e i due poverini rimangono con un
palmo di naso. Ma torniamo ai miei ‘esperimenti’.
Avevo notato che esiste una tipologia di
uomo che adora cacciare, inseguire, struggersi. La prassi è: accetti l’invito
dopo 2-3 sue richieste (non sei molto convinta); uscite a cena; dopo lui vi manda sms x ringraziarvi
della bella serata; voi rispondete vaghe tipo ‘grazie a te, a presto’; lui
rilancia; vi arriva il buongiorno; il buon pranzo; la buonanotte e così via; non vi mollerà finchè voi, prese da
sfinimento, provate (e qui viene l’audacia dell’esperimento) a ripagarlo con la
stessa moneta: chiamate sms ecc Tempo una settimana il corteggiatore si farà
di nebbia, perché mica la vuole, una appiccicosa quanto lui!!! L’ultimo
esperimento era il Compleanno: se frequentate uno da poco tempo, che trovate
interessante, e capita il suo compleanno, un consiglio: NON fate regali. NON
offrite cene. Sì, gli auguri ci stanno, basta. Nella fase conoscitiva delle
prime uscite il Compleanno agisce da mannaia – un regalo può tradire il vostro
interesse, esporvi, rendervi vulnerabili, anche se magari a voi non ve ne
impippa proprio un accidente, lo avreste fatto anche al vostro parrucchiere, ma
i moderni narcisisti mal cresciuti non lo capiscono e d’improvviso credono che
vogliate mettere il sigillo all’unione, ufficializzare il rapporto. Ergo – se ve
ne dimenticate, è pure meglio. Provato e testato sugli uomini. per noi femminucce suggerirei l'approccio opposto.
Ultimo esperimento - da riservare solo quando avete quella
strana sensazione (assolutamente inspiegabile, inconscia, magica) di trovarvi
di fronte qualcuno di davvero speciale, diverso, insomma forse Lui: mandate a
ramengo tutte le regole, fate un regalino invitatelo a cena cucinate per lui chiamatelo
se e quando ne avete voglia esponetevi non fingete. Se – nonostante tutto – lui
non se ne va, è l’Eccezione che Conferma la Regola, benedizione di ogni esperimento,
non lasciatevelo scappare più.
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