X lavoro, mi trovo ad avere a che fare con molte mamme. Tante
di loro sono meravigliose, vitali, nevrotiche, fallibili, insomma umane. Ho
anche diverse care amiche divenute mamme, e non le ho trovate cambiate se non
in meglio. Queste sono le Supermamme. Ammiro il loro arrabattarsi tra centomila
impegni, propri, dei figli e dei compagni/mariti, il loro supplire alle carenze
e assenze di questi ultimi, il riuscire a conciliare l’accudimento dei bimbi (e
del bambinone cresciuto che si sono trovate in casa) con il lavoro o le
amicizie. se mai sarò mamma vorrei tanto essere così. Eppure c'è una categoria che io PROPRIO NON SOPPORTO e sono
quelle mamme che si credono Madri Superiori, esseri più avanti nella scala
evolutiva in quanto genitrici di un'altra creatura, piene di antipatia per le
single e di compatimento verso quelle donne che figli non ne hanno.
In 11 anni ne ho incontrate, purtroppo, a decine e decine. Se in dolce attesa,
le riconosci già, perchè non fanno altro che accarezzarsi il pancione. Ne sono
talmente orgogliose che, se potessero, porterebbero una protesi anche dopo il
parto. Incinte di 7 mesi vanno a visitare le future scuole medie del figlio o
figlia. Ti chiedono quali istituti superiori siano da raccomandarsi per un
accesso ad un'università prestigiosa all'estero (e tu pensi: spero che
tuo figlio diventi un punkabbestia puzzolente che viaggia l'europa con 8 cani e
un cilum). Una volta divenute mamme, le Madri Superiori sono di 2
macro-categorie: quelle high-class, con tata e colf, che spesso non lavorano e
quindi hanno un sacco di tempo libero x fare shopping, organizzare feste ai
piccoli e fondamentalmente tediare il prossimo con richieste che sfiorano l’assurdo; impeccabili, e grazie tanto, non fanno molta fatica, la fanno fare agli altri. Secondo gruppo: quelle integraliste, trascurate, un po' sciattine, che vivono in funzione
solo del bambino - non parlano che di pannolini pappe giochi educativi asilo
catechismo scuola doposcuola attività ludico creative approcci pscicopedagogici
pediatria olistica corsi logopropedeutici. Le trovi nelle letture animate, a
bambinopoli, al truccabimbi, al parco giochi, al mondo bimbo, al children's tour,
alle giostre gonfiabili. La loro vita ruota attorno ai diecimila impegni che
devono escogitare x i loro poveri figli (da adulti, per reazione, emigreranno a
Zurigo e vorranno morire d'inedia). Ti guardano sempre come se il tuo
tempo valesse molto, molto meno del loro. Come se la tua visione della vita
fosse limitata, in quanto tu, essere pusillanime senza figli, non puoi minimamente
capire come funziona e non dai alcun contributo alla società, occupando anzi
con la tua auto da single e il tuo culo da single posti che potrebbero essere
riservati alle Mamme Superiori e relativi figli (meglio se + di uno). I tuoi wine bar? Dovrebbero essere soppiantantati da mega
ristoranti con baby parking, giochi e menu bimbo, le tue boutiques da Chicco
stores, i tuoi amati Prosecco e stuzzichini da succhi di frutta e happy
meals... la convivenza tra noi e loro pare essere (a loro avviso) impossibile,
perchè togliamo spazio e risorse alle loro creature, ah, e fondamentalmente
abbiamo la sfacciataggine di godercela un sacco in minchiate e passatempi
futili e improduttivi. Dimenticavo: facciamo sesso in tutte le sue gioiose
declinazioni. Cosa a cui le Madri
Superiori hanno deciso di dedicare il
tempo strettamente necessario ad ampliare il parco bimbi. Ragion per cui il
Marito della Madre Superiore… indovinate?? Spesso si rivolge alle povere,
inutili, single per fare sesso, (!!), o
parlare finalmente di altro che non sia il valore educativo dei Teletubbies. L’alternativa?
Chiamare SOS Tata. Per far rinsavire la moglie.
il mio blog sul mondo dei nati tra la metà degli anni 60 e la fine degli anni 70... riflessioni, consigli, analisi di una generazione un po' a metà.
martedì 26 giugno 2012
lunedì 11 giugno 2012
Sempre Messaggi Scritti
Vivere nell'era degli sms ha i suoi rischi. Nel manuale
d'uso non c'è la sezione 'etica dell'sms' o 'galateo' o semplicemente
'controindicazioni'. Quindi si è autodidatti e presto si capisce che questo
mezzo di comunicazione, se non usato con estrema cautela, cela tranelli,
malintesi, cadute rovinose... Quando non si è troppo convinti, infatti,
può bastare un accento messo male o una scrittura un po' zoppicante a far
scendere bruscamente il pallottoliere del gradimento. L’altro rischio è quello
del lapsus - ad esempio, vuoi mandare un sms ad un'amica in cui sparli /parli
di qualcun altro e finisci x inviarlo proprio a costui/costei, con conseguenze
tragiche - patetico tentativo di arrampicata sugli specchi - di solito
conclusione dei rapporti. Di contro, questo 'lapsus' taluni sembrano
utilizzarlo di proposito, ma se ti accorgi del trucco (ti arriva un sms dove si
parla di te a qualcun altro) e smascheri il mittente, il cui intento reale è
quello di stuzzicare la tua curiosità ... di nuovo il pallottoliere
si abbassa. Con un certo senso di vergogna ammetto però che la cosa peggiore,
suicida, idiota, pericolosissima è l'sms alcolico. E non ci credo se dite che
non l'avete mai inviato. Io avevo un cellulare scemo che non mi conservava gli
sms inviati a meno che io non mi ricordassi di salvarli. E quando sei fuori
come un ponte levatoio, fai fatica ad usare il T9, figurati a salvare un sms.
risultato, la mattina dopo quando mi ripigliavo trovavo risposte a domande da
me formulate, evidentemente, o reazioni furibonde a mie affermazioni terribili,
peccato che io ne ignorassi del tutto il contenuto e i toni. in quel periodo,
non volendo rinunciare alle serate a base di gin lemon, ho cambiato cellulare e
mai decisione si rivelò più saggia (perché rinunciare al gin lemon allora non
lo sarebbe stata). se non altro potevo replicare in modo meno inconsulto - pur
non potendo evitare l'inevitabile. L’unica sarebbe stata la confisca. Infine
direi che l'altro 'effetto collaterale' degli sms, che però in questo caso
BENVENGA, è quello di svelare un po' di + chi c'è dall'altra parte. Ci sono
quelli che non ti chiamano nemmeno se c'è una crisi mondiale in atto,
preferendo l'invio di mesaggini a ripetizione - credo che potrebbero andare avanti ad
libitum ma io non ho mai avuto la pazienza di vedere fino a che punto - diciamo
che duro fino a 5-6 sms poi mi rompo le palle e chiamo di persona - la cosa di
solito si chiude lì, lavoro semplice e pulito. Oppure quelli laconici-
rispondono con un sì o un no, manco il grazie ci mettono, e se li conosci poco, pensi 'mazza che cafone'. In realtà è spesso idiosincrasia da sms e direi che
posso capirli. Infine, quanti di noi hanno visto il solito pallottoliere
virtuale azzerarsi - financo autodistruggersi! - davanti alla risposta ad un
nostro sms arguto, intelligente, ironico... sai quando ti aspetti una risposta
arguta, intelligente, ironica... e invece, inesorabile, ti giunge a mo' di
secchiata di azoto liquido un: 'CIOE'???"
lunedì 4 giugno 2012
4 giugno 2012
Oggi, giornata di lutto nazionale. Per ricordare le vittime
del terremoto, per ricordare che interi paesi non esistono più, per ricordare
che migliaia sono senza casa e per ricordarci che siamo in precario equilibrio
su alcune placche tettoniche e sotto un po’ di cemento. Ieri sera ero tornata a
casa dopo giorni trascorsi dai miei e il bellissimo weekend a Spezia dal
moroso. Non avevo risistemato i miei oggetti sulle mensole, un po’ per
scaramanzia, non so. Ero tranquilla a letto con un buon libro e c’è stata una
lunga, forte scossa. Scesa in strada in tshirt, con gli altri condomini
smarriti e spaventati. Maledetta a me che ho voluto l’appartamento all’ultimo
piano, mi sono detta. Ormai siamo esasperati e non riesco a smettere di pensare
a tutti quelli che vivono in tenda, in camper, in auto e non possono tornare a
casa loro, perché la casa non c’è più o perché non sanno se e quanto reggerà.
Ce la faremo, ci ripetiamo tutti, siamo forti, siamo combattivi. È vero. Ma mai
ci era capitato qualcosa di simile. Ce la faremo? Mi chiedo io. Sì, dobbiamo,
lo dobbiamo alla nostra terra che abbiamo trascurato e violentato, e che per
anni ci ha tuttavia ripagato con coltivazioni ricche, eccellenze industriali,
prodotti DOC. Poi qualcosa si è rotto. Non so se credere alla teoria delle
perforazioni, dell’estrazione di gas metano, non lo so ma mi documenterò.
Perché stento a credere nelle coincidenze. La terra sembra essersi ribellata
tutto d’un colpo.
Però è bello vedere come ora tutti siano mobilitati verso un
obiettivo comune, aiutare chi non ha più nulla, ricostruire, dare una mano. È
bello capire che non siamo solo un popolo di consumatori goderecci ma quando
serve abbiamo cuore, braccia e fegato. È bello sentire l’abbraccio di chi è
lontano e ti chiama per sapere come stai. L’eccellenza del nostro territorio
non sta solo nel balsamico, nel Parmigiano, nel biomedicale… sta nella forza
d’animo che c’è, nell’altruismo vero e pragmatico che sfrutta le forze di
volontariato così numerose qui da noi, che sfrutta i social network per dare
notizie precise -‘ecco cosa serve: (seguono elenchi dettagliati) – portateli a:
(seguono indirizzi e numeri telefonici) ‘ e che inventa concerti, grigliate,
eventi a scopo benefico perché si sa, un emiliano vero sa che una volta
asciugate le lacrime, si ha bisogno di un po’ di musica, di lambrusco e di
gnocco fritto per rimboccarsi le maniche e ripartire. Noi siamo così, ‘barcolliamo
ma non molliamo’, e se qualche politico di Roma o qualche mafioso non ci
mangerà schifosamente su, noi ricostruiremo e ci rialzeremo.
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