E rieccomi qui… quanto tempo è passato dall’ultimo post?
Un’eternità, sembra. È che sono stata un po’ impegnata. Sì, ho fatto due o tre
cosette… procediamo con ordine ma sì, dai.
Intanto ho cambiato alcune mansioni lavorative rimettendomi
in gioco e impegnandomi in un progetto che mi ha dato nuovi entusiasmi ed
energie. Lezione appresa n. 1: è inutile
lamentarsi del proprio lavoro se poi non ci si sforza di scardinare alcune
certezze e provare a realizzare nuove idee.
Ah, e poi mi sono sposata. A circa40anni, per la precisione
a 39 e 11 mesi, che non si dica che sono arrivata zitella ai 40, eh!!! In
ritardo di circa 10 anni rispetto ai
miei piani post-adolescenziali, ma comunque l’ho fatto. Cerimonia in comune,
pochi invitati, ma abito rossellao’hara-multistrato-chiffon che mai avrei
pensato (a circa 40 anni mi sarei vista di più con sottoveste liscia-stretta-passepartout,
ma alla fine ha vinto l’anima fanciulla da gemellina DOC). Lezione appresa n. 2: non si è mai troppo agèes per coronare un sogno
romantico.
Poi il viaggio di nozze, un’esperienza unica magica e
irripetibile che sognavamo io e il neo marito da sempre. Route 66, da Chicago a
Los Angeles con ‘piccolissima’ deviazione al Grand Canyon, Arches e Zion…
insomma il vero viaggio on the road, negli adorati USA di periferia, che avventura
meravigliosa. Lezione appresa n. 3: a
circa40anni si deve fare qualcosa di epico, che ti rimarrà dentro sempre, anche
con l’Alzheimer, perché hai l’età giusta per apprezzare certe imprese e sei
ancora abbastanza in forze per viverle.
Infine, tanto per concludere in modo degno un anno già
vissuto abbastanza pericolosamente, sono rimasta incinta. Ne parlerò
diffusamente in un prossimo post, ma intanto siete avvertiti. Lezione appresa n. 4: non credete alle statistiche che vogliono che a circa40anni sia 'assai arduo restare incinte' - basta godersela allegramente pensando che 'tanto sarà assai arduo restare incinte' e ZAC! Gli spermatozoi 31enni fanno il resto.
Una considerazione che sottende a tutto l’accaduto. È
importante avere accanto un uomo che senti come tale. Ricordate il post sul
Panino al Prosciutto? Ecco. Quello lì. Un uomo che quando piangi per l’ennesima
frustrazione e ingiustizia lavorativa ti consola e ti dice che se molli tutto
in un qualche modo si farà, l’importante è non rimetterci in salute. Un uomo
che vive col tuo stesso entusiasmo l’idea di sposarsi, e non con
l’atavico atteggiamento maschile da incaprettamento subito suo malgrado. Un
uomo alto un metro e 90 e ben piazzato che dà sicurezza fisica ma che ispira
anche fiducia e simpatia. Che quando gli dici di essere incinta con aria
terrorizzata lui piange di gioia. Un uomo che c’è, è lì, e lo sai, e che bello
che è.
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