Viste le eccezionali nevicate di questi ultimi giorni, non
resisto. Devo per forza parlarne. So anche che questo post non incontrerà molta
approvazione, perché il mio amore per il freddo e le giornate nevose è un amore
incompreso e solitamente non condiviso. Capisco i disagi, ma io lavoro in una
scuola e le scuole con questo tempo chiudono… quindi è ulteriore motivo di felicità,
per me - e darò libero sfogo a pensieri ed impressioni… perché sono giornate
magiche. Nevica ininterrottamente da 2 giorni, sono anni che non vedevo mezzo
metro di neve in città. Messa la piccina (l’auto) in garage, mi sposto solo a
piedi. Kilometri. Con calma, tanto arrivo dove voglio e col tempo necessario. In
giro non c’è nessuno, le poche persone che incontri ti sorridono – è la
solidarietà del popolo degli imbacuccati, una strana sintonia tra impavidi del
freddo i cui movimenti goffi, le gote arrossate e gli occhi semichiusi rendono
immediatamente simpatici gli uni con gli altri. Camminamenti improbabili si
creano spontaneamente dove di solito non si potrebbe andare. Il piacere di vagare
in mezzo alla strada imbiancata e deserta, il bianco assoluto che finalmente
pulisce l’aria, le strade, le case. Gioisco insieme ai bimbi che, come me da
piccola, hanno potuto assaporare la meraviglia di due giorni senza scuola a
giocare nella neve e tornare in casa bagnati fradici, dove li attende una
cioccolata calda. E poi gli animali: il mio gatto – in soggiorno temporaneo dai
miei – oggi era in giardino mentre i miei spalavano la neve, mi ha vista
arrivare, mi è corso incontro e si è strusciato contro quella che credeva una
normale superficie bianca (come fa nelle porte) ma era neve e c’è rimasto
parecchio male. I cani accompagnati dai loro stoicissimi padroni non sembrano
capacitarsi dell’assenza di odori…’ma quindi posso fare la pipì ANCHE qui? E qui?
E qui??’ e lasciano tante tracce gialline frettolose del loro passaggio.
La neve che cade non fa rumore ma, non so come – assorbe tutti
gli altri. C’è silenzio, e profumo di pulito, e bellezza. I monumenti così
familiari assumono contorni diversi – le statue sono buffamente caricaturali e
le chiese ancor più solenni. Hanno chiuso le scuole, anticipato l’orario di
chiusura dei centri commerciali, altrimenti sempre aperti. Ci vorrebbe una
nevicata così ogni anno, per ricordarci che possiamo anche rallentare un attimo,
andare ad un passo più lento per qualche giorno, è una pausa che la Società dei
Consumi e della Produttività si prende da se stessa e che la Natura ci impone perché,
forse, ci ricordiamo anche di lei e di noi, di come eravamo, di come saremmo.
Sono sincero con Te.
RispondiEliminala neve mi fa arrabbiare perchè non posso giocare a golf.
Nel contempo mi rendo conto che quello che dici è vero perchè lo stress e le mille preoccupazioni ci fanno perdere la visione meravigliosa della natura.
Devo anche dire che il tuo modo di esporre una giornta in mezzo alla neve raddolcisce i mille problemi avuti con la stessa.
Però....
Va bè contenta la Sissi io sono contento...
Un bacio
Picci
capisco che per il tuo hobby la neve non sia l'ideale... ma sono felice di averti strappato un sorriso ed è così bello leggerti qui. un bacino al mio golfista fratellino preferito.
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