giovedì 2 febbraio 2012

winter wonderland


Viste le eccezionali nevicate di questi ultimi giorni, non resisto. Devo per forza parlarne. So anche che questo post non incontrerà molta approvazione, perché il mio amore per il freddo e le giornate nevose è un amore incompreso e solitamente non condiviso. Capisco i disagi, ma io lavoro in una scuola e le scuole con questo tempo chiudono… quindi è ulteriore motivo di felicità, per me - e darò libero sfogo a pensieri ed impressioni… perché sono giornate magiche. Nevica ininterrottamente da 2 giorni, sono anni che non vedevo mezzo metro di neve in città. Messa la piccina (l’auto) in garage, mi sposto solo a piedi. Kilometri. Con calma, tanto arrivo dove voglio e col tempo necessario. In giro non c’è nessuno, le poche persone che incontri ti sorridono – è la solidarietà del popolo degli imbacuccati, una strana sintonia tra impavidi del freddo i cui movimenti goffi, le gote arrossate e gli occhi semichiusi rendono immediatamente simpatici gli uni con gli altri. Camminamenti improbabili si creano spontaneamente dove di solito non si potrebbe andare. Il piacere di vagare in mezzo alla strada imbiancata e deserta, il bianco assoluto che finalmente pulisce l’aria, le strade, le case. Gioisco insieme ai bimbi che, come me da piccola, hanno potuto assaporare la meraviglia di due giorni senza scuola a giocare nella neve e tornare in casa bagnati fradici, dove li attende una cioccolata calda. E poi gli animali: il mio gatto – in soggiorno temporaneo dai miei – oggi era in giardino mentre i miei spalavano la neve, mi ha vista arrivare, mi è corso incontro e si è strusciato contro quella che credeva una normale superficie bianca (come fa nelle porte) ma era neve e c’è rimasto parecchio male. I cani accompagnati dai loro stoicissimi padroni non sembrano capacitarsi dell’assenza di odori…’ma quindi posso fare la pipì ANCHE qui? E qui? E qui??’ e lasciano tante tracce gialline frettolose del loro passaggio.
La neve che cade non fa rumore ma, non so come – assorbe tutti gli altri. C’è silenzio, e profumo di pulito, e bellezza. I monumenti così familiari assumono contorni diversi – le statue sono buffamente caricaturali e le chiese ancor più solenni. Hanno chiuso le scuole, anticipato l’orario di chiusura dei centri commerciali, altrimenti sempre aperti. Ci vorrebbe una nevicata così ogni anno, per ricordarci che possiamo anche rallentare un attimo, andare ad un passo più lento per qualche giorno, è una pausa che la Società dei Consumi e della Produttività si prende da se stessa e che la Natura ci impone perché, forse, ci ricordiamo anche di lei e di noi, di come eravamo, di come saremmo.

2 commenti:

  1. Sono sincero con Te.
    la neve mi fa arrabbiare perchè non posso giocare a golf.
    Nel contempo mi rendo conto che quello che dici è vero perchè lo stress e le mille preoccupazioni ci fanno perdere la visione meravigliosa della natura.
    Devo anche dire che il tuo modo di esporre una giornta in mezzo alla neve raddolcisce i mille problemi avuti con la stessa.
    Però....
    Va bè contenta la Sissi io sono contento...
    Un bacio
    Picci

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  2. capisco che per il tuo hobby la neve non sia l'ideale... ma sono felice di averti strappato un sorriso ed è così bello leggerti qui. un bacino al mio golfista fratellino preferito.

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